domenica 14 giugno 2015

Un marito di troppo

Il film è carino, con Uma Thurman/Emma che sta per sposare Colin Firth/Richard e di mestiere scrive libri e parla alla radio dando consigli sentimentali alle donne; fredda e razionale, non ci pensa due volte a consigliare di lasciare il fidanzato che secondo lei , dati statistici alla mano, la relazione è sbagliata e non può funzionare.
Un giorno però scopre di essere già sposata, per un qualche sbaglio o scherzo del destino, ad un uomo che non ha mai conosciuto. Decide quindi di rintracciarlo per riottenere la sua libertà e potersi finalmente sposare; Jeffrey Dean Morgan/Patrick è un vigile del fuoco molto diverso da lei, affascinante e passionale, con quella vena di follia che la spaventa molto, all'inizio. Quello che non sa è che c'è lui dietro a tutto, per vendicarsi del fatto che a causa dei suoi consigli la ragazza che voleva sposare lo ha lasciato.
Ovviamente Patrick ed Emma finiscono con l'innamorarsi e vivere felici e contenti, nessuna sorpresa su questo fronte, era ovvio e scontato fin dall'inizio, questo si sa.
Onestamente, però, io trovavo la sua voce la parte migliore, almeno l'80% del suo fascino. Parlo della voce italiana, ovviamente, di Roberto Pedicini, in questo caso. Non tutti abbiamo gli stessi gusti, è vero, ma personalmente trovo che fosse l'unica ragione per scegliere lui invece di Richard. Una voce bellissima, questo lo dico sempre da anni ormai :-)
Per quale altro motivo lasciare un Colin Firth così carino, elegante, onesto, innamorato cotto, generoso, leale, paziente, un vero gentiluomo, solo perché è un po' "convenzionale" ? Ma che assurdità è questa? Come se fosse necessario essere folli per potersi divertire, o assurdità del genere. Richard era un personaggio come non se ne vedono mai! Tuttavia Patrick aveva la voce di Pedicini, e questo gli dava una marcia in più, assolutamente. Adoro quando fa personaggi buoni, specie se innamorati.. peccato che gli fanno fare quasi sempre quelli più cattivi e bastardi!
Ecco perché questo film mi piace :-) Peccato solo che lei si chiami Emma e non Nadia ;-p
Il giorno in cui farà una commedia romantica dove la lei di turno si chiamerà Nadia credo che consumerò il dvd *_*
p.s. quella qui sopra dovrebbe essere una faccina con le stelline negli occhi...

mercoledì 1 aprile 2015

Quello spot del caffè così sessista...

Non ne parla nessuno, il che dimostra come sta' messa l'Italia riguardo femminismo e maschilismo.
Parlo di quello spot dove sono in paradiso ed Enrico Brignano (che a me piace pure) porta la macchinetta del caffè che subito diventa di pubblico dominio perché,  come dice San Pietro/Solenghi, in paradiso tutto è di tutti. Fin qui tutto bene.
A questo punto lui si gira verso la bella fanciulla di turno e dice "tutto?"e Pietro si corregge e precisa "non tutto".
Ora, questa è una gag in perfetto stile italiano,  ma possibile che suamo nel 2015 e nessuna donna ne è infastidita? Punto uno: "tutte le cose quindi anche lei?" è l' odiosa domanda che vuol dire che lei è una cosa come tutte le altre, un oggetto.
Punto due: la risposta peggiora le cose, perché conferma l'affermazione precedente che la ragazza è  solo un oggetto.
A nessuno dei due viene in mente di chiedere a lei, no, la cosa è decisa fra i due uomini senza che lei abbia voce in capitolo.